Efficacia delle tecniche integrate sui Trigger Points del trapezio superiore nel dolore cervicale no
The efficacy of an integrated neuromuscular inhibition technique on upper trapezius trigger points in subjects with non-specific neck pain: a randomized controlled trial Amit V. Nagrale1, Paul Glynn2, Aakanksha Joshi1, Gopichand Ramteke3 1Escorts Physical Therapy College, Dhamtari, India, 2Newton-Wellesley Hospital, Newton, MA, USA, 3Ravi Nair Physical Therapy College, Wardha, India
Il dolore cervicale è un disturbo comune con un tasso di prevalenza di circa 6 mesi del 54% . Fino al 37% di individui che sviluppano sintomi persistenti, il dolore al collo è una condizione che pone un grande onere economico sul sistema sanitario. Nella maggioranza dei casi, la fonte patoanatomica del dolore di un individuo non può essere identificata e quindi è definita come di natura non-specifica. Attualmente esistono ampi livelli di variabilità della pratica riguardo alla disattivazione clinica dei Trigger Points. La terapia manuale è stata identificata come un potenziale mezzo per risolvere i Trigger Point attivi; tuttavia, ad oggi l'approccio terapeutico ideale non è stato ancora chiarito.
Lo scopo di questa sperimentazione clinica era di confrontare gli effetti di due tipi di trattamento manuale su soggetti con trigger points a livello del trapezio superiore. Sessanta pazienti, di età compresa tra 19 e 38 anni con dolore cervicale non specifico e trigger point del trapezio superiore, sono stati randomizzati in uno dei due programmi di fisioterapia della durata di 4 settimane. Un gruppo ha ricevuto tecniche MET (muscle energy techniques) mentre il secondo gruppo ha ricevuto una tecnica di inibizione neuromuscolare integrata (INIT) che consiste in tecniche di energia muscolare, compressione ischemica e strain-counterstrain (SCS).
I risultati sono stati raccolti tramite: una scala del dolore analogico visiva (VAS), l'indice di disabilità cervicale (NDI) ed il range di movimento della flessione cervicale laterale (ROM), all’inizio dello studio, a 2 e a 4 settimane dopo l'inizio della terapia. I risultati hanno rivelato grandi dimensioni pre-post-effetto all'interno del gruppo INIT (Cohen's d 5 0.97, 0.94 e 0.97).
Inoltre, sono stati rilevati miglioramenti significativamente maggiori nel dolore e nella disabilità del collo e nella ROM laterale di flessione cervicale a favore del gruppo INIT (0,29-0,57, 0,57-1,12 e 0,29-0,57) con un IC al 95% rispettivamente.
I risultati di questo studio indicano il potenziale beneficio di un approccio integrato nella disattivazione dei punti trigger del trapezio superiore. Ulteriori ricerche dovrebbero essere eseguite per studiare i benefici a lungo termine dell'attuale approccio terapeutico.
Formazione Trigger Point Italia